Come posso imparare l’inglese velocemente? E’ possibile imparare una lingua in 6 mesi? è una domanda che in molti adulti si pongono, specie se improvvisamente si trovano nell’urgenza di sapere l’inglese per un esame o un impegno lavorativo.
Di solito, l’urgenza di imparare una lingua velocemente, con termini irrealistici, è tipica di chi deve saltare ai risultati pratici o misurabili per un impegno esterno, non nato da una motivazione intrinseca a studiare e praticare quella lingua.
Mi sono imbattuta in questo video, in cui vengono spiegati alcuni principi dell’acquisizione della seconda lingua e vengono dati consigli concreti per rendere efficace l’apprendimento.
Il titolo non tragga in inganno: dice “Come imparare una lingua straniera in 6 mesi”, ma non vengono offerte magiche soluzioni per farlo. Tuttavia, posto il talk perché ha il merito di porre l’attenzione su reali provvedimenti che possiamo prendere per trarre il massimo dall’esposizione linguistica. Nelle righe successive spiegheremo gli aspetti salienti a nostro avviso. Tenete conto che ci concentreremo qui soprattutto di pratiche per adulti. Molti punti sono veri anche nell’insegnamento ai bambini, ma l’approccio che qui vogliamo sottolineare è quello del training intensivo per adulti.
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Impariamo ciò che è importante per noi
La motivazione è la benzina che fa muovere il motore dell’apprendimento. Il nostro cervello funziona bene quando percepisce, consciamente o inconsciamente, l’utilità di ciò che sta facendo. I bambini piccoli sono naturalmente programmati per acquisire la lingua per comunicare con il cargiver, non acquisiscono altri suoni o linguaggi cui sono esposti (il linguaggio degli animali domestici , ad esempio). Ciò per cui il cervello spende le sue energie è qualcosa che viene percepito come “necessario” o “utile”. Infatti, la nostra attenzione selettiva, necessaria per individuare nel contesto gli stimoli significativi e rilevanti, si attiva quando dobbiamo discriminare, riconoscere, elaborare stimoli utili.
Cosa rende significante e utile lo stimolo linguistico?
Risposta: la possibilità di comunicare in esso.
Noi cominceremo ad imparare efficacemente una lingua quando avremo quotidianamente la possibilità di comunicare in essa. Alcuni pensano che si debba “prima” studiare la lingua e “dopo” parlarla o scriverla, in effetti questo pensiero è completamente sbagliato. Il nostro cervello potrà imparare una lingua con tanta maggiore efficacia tanto più la considererà rilevante, e la considererà rilevante se può usarla.
Non importa quindi se il principiante fa errori quando parla, o parla giustapponendo le parole perchè ha ancora una grammatica nulla: provare a comunicare usando la lingua è necessario da subito per accelerare il processo di acquisizione. Del resto, quando abbiamo imparato la lingua madre, abbiamo fatto proprio cosi: per parole singole (olofrasi) e gesti.
Qui approfondiamo come funziona il processo e il “motherese”
Trovarsi un “genitore” linguistico
Torniamo a paragonare i nostri processi di adulti che imparano una lingua con quanto ci è accaduto quando, da piccoli, abbiamo cominciato ad interagire nella nostra lingua madre. Come è successo?
E’ successo che, per molte ore al giorno, tutti i giorni, una persona si è occupata di noi ed era interessata e attivamente impegnata a farci comunicare e comunicare con lei.
Ci ha ripetuto le cose molte volte, tagliando le frasi in modo che fosse data massima rilevanza alle parole che sapevamo già (nella frase “vuoi un biscotto?”, alzava inconsciamente il tono della voce quando diceva BISCOTTO e forse ce lo mostrava, facendoci creare la corrispondenza tra il suono /biskot:o/ e il boccone dolce).
Se rispondevamo “Cocco”, si attivava per capire e rispondeva “Il biscotto? E’ il biscotto che vuoi?”, senza correggerci, ma modellando la risposta giusta (biscotto, non cocco)
Queste e altre strategie, inconsciamente usate dai genitori, sono le stesse che permettono anche agli adulti di cominciare a comunicare dal giorno 2 del loro corso di inglese. E anche l’adulto, come il bambino, procede velocemente, a patto che:
- l’esposizione sia regolare e costante
- il cargiver sia espressivo e usi tutto il body language per farsi capire
- il caregiver si impegni a capire l’apprendente e lo incoraggi
- il caregiver continui a rinforzare le parole note
- il caregiver introduca nuove parole legate a quelle già note, favorendo associazioni
Non avremo sempre la mamma a disposizione, ma anche da adulti se vogliamo imparare velocemente una lingua abbiamo bisogno, per alcune ore al giorno e con regolarità, di un “genitore linguistico” che faccia scattare gli stessi meccanismi che, ad ogni età, ci permettono di imparare
L’atteggiamento che ci permette di imparare le lingue velocemente
Non solo il nostro insegnante deve essere come un genitore linguistico, ma anche noi dobbiamo essere come i bambini che imparano.
Faremo molta fatica a procedere se aabbiamo troppa paura di sbagliare per formare frasi e usare ciò che abbiamo imparato. Krashen e Ellis lo hanno teorizzato ormai decadi fa: per imparare una lingua, è necessario usarla.
La lingua è un processo creativo e la lingua umana è combinante. Non è necessario conoscere migliaia di termini per cominciare a parlare.
Pensate che se avete in mano 10 nomi, 10 aggettivi e 10 verbi e 5 preposizioni, potete virtualmente formare centinaia di frasi in inglese (minime e non minime) , parlando di moltissime cose.
Nonostante l’inglese sia una lingua ricchissima, con 3mila parole potete capire il 70% dei messaggi che si scambiano quotidianamente in inglese.
Naturalmente, il vostro genitore linguistico vi deve accompagnare in un contesto protetto nel quale possiate comunicare con l’inglese che sapete (quindi se sapete parlare di animali e piante, non saprete capire un telegiornale: è ovvio). Per quanto semplici siano le frasi che fate o limitate nel lessico, intanto comincerete ad acquisire i principi della formazione delle frasi…e usando ciò che sapete per produrre frasi vi accorgerete che comincerete a capire meglio quando gli altri parlano, perché il vostro cervello riconoscerà facilmente le strutture e la funzione logica delle posizioni delle parole nelle frasi.
Esperienza formativa degna di nota.
Le idee, i tantissimi spunti operativi, le indicazioni metodologiche e il continuo confronto con il ” resto dell’Europa” che si occupa di Lingue e dislessia , nonché la chiarezza espositiva che non ricade mai nella monotonia prolissa,
hanno reso la mia partecipazione fluida, piacevole e formativa, finalmente!
Sabrina Suizzo
Impara a parlare con gli occhi
Il bambino è completamente affascinato dal viso della madre, e c’è un motivo: impariamo moltissimo della lingua GUARDANDO.
In primo luogo, guadando la bocca che si muove, siamo facilitati nel discernere i suoni l’uno dall’altro, come siamo facilitati nel riprodurli.
Quindi, con il nostro parente linguistico, è importante esercitarsi guardandosi in faccia. Usare la mascherina è veramente limitante da questo punto di vista.
Per un adulto, riprodurre i suoni di una altra lingua è difficile. Esiste infatti una specie di filtro linguistico,che ci “scherma” i suioni che noi non abbiamo nel nostro repertorio nativo.
Per esempio, avete mai notato che gli italiani spesso pronunciano /d/ al posto della th sonora (the) – pensate a Renzi, ogni volta che dice “the” in realtà pronuncia “de”. Lo dico non per prendere in giro Renzi, ma per fare presente un fenomeno molto comune, quello dell’assimilazione. Poiché nella nostra lingua il suono th sonoro non esiste, il nostro cervello quasi non lo percepisce, e invece “sente” il più simile suono italiano (la D). Alla stessa maniera, quando pronunciamo, se non ci concentriamo, spesso diciamo D quando dobbiamo dire th sonoro.
IL problema non è tanto parlare come un oxfordiano: un inglese ci capisce lo stesso. Ma siamo noi che potremmo fare molta fatica a capire se non percepiamo th sonoro, perché ricorre in moltissime parole.
Questo filtro fonetico è uno dei grandi problemi degli adulti che non capiscono le altre lingue. Si possono fare dei training fonetici e di pronuncia specifici , incentrate sui suoni che in inglese ci sono ed in italiano no. Facendo in particolare degli esercizi di pronuncia, vedrete che migliora anche la comprensione all’ascolto, perché sensibilizziamo il cervello a quel suono.
Tre consigli per imparare l’inglese velocemente
Sulla base di questa lezione, possiamo darvi alcuni consigli per imparare l’inglese più velocemente:
- leggere ed ascoltare tanto, ma soprattutto attivamente. Per imparare una lingua, non bastano poche ore alla settimana, ma biosgna immergersi nella lingua. Tuttavia, dovete abbandonare l’idea che “o nuota o affoga” sia una soluzione: non lo è. Noi possiamo imparare solo quello che capiamo, e per capire bisogna esporsi ad una lingua che sia 1) alla nostra portata, per difficoltà e range di lessico 2) che venga presentata in modo sufficientemente strutturato per aiutarci a fare i necessari collegamenti. Ripeto il concetto: non impariamo ciò che sentiamo, possiamo “sentire” per ore e non imparare. Impariamo ciò che “capiamo”, e per capire bisogna prestare attenzione, trovare rilevanza e motivazione ed essere in grado di capire, sia grazie a quanto già sappiamo sia grazie a quanto possiamo intuire dall’ambiente. Quindi, esponetevi molto alla lingua, ma solo a quella che siete in grado di capire e che è rilevante per voi. Per esempio: scegliete audiobook graduati, del vostro livello QCER. Guardate film o cartoni alla vostra portata, se li trovate troppo difficili scegliete brevi clip su youtube. Segnatevi le parole nuove, che capite dal contesto o che cercate sul vocabolario (a proposito, se potete , scegliete un vocabolario monolingue). Piano piano vi accorgerete che comincerete a capire il 50% , poi il 70% e cosi via. Quando vi accorgete che leggendo capite il 70% del vostro libro potete provare ad approcciare il livello superiore.
- Usate quello che imparate. La migliore maniera per imparare una nuova parola che avete appena capito è USARLA. SE potete, il meglio è usarla per parlare. Formate frasi con quella parola, se non sapete a chi dirla, fate frasi scritte con quella parola. Mischiatela con le altre parole, fate un acrostico, disegnate ciò che rappresenta e sotto scrivetene il nome…insomma fate ciò che vi è congeniale, ma siate attivi e creativi e mettete in circolo quella nuova parola.
- Non abbiate paura di sbagliare: sbagliando si impara, evitando di sbagliare a priori ci si blocca e non si impara nulla. Provate, sbagliate, fatevi correggete, riprovate ancora.
Imparare l’inglese velocemente: domande e risposte
Alcune domande e risposte su modi per imparare l’inglese velocemente:
- le app servono?: si e no. certamente serve tutto, ogni forma di esposizione è importante e quindi vanno bene anche le app. Tuttavia, le app hanno un grande svantaggio: non ti fanno parlare, che abbiamo visto essere l’azione piu’ importante di tutte per imparare. Quindi possono andare bene come integrazione (come gli audiobook o i film), ma non sostituiscono un corso di inglese con un “genitore linguistico”
- andare all’estero serve? ma certo che si, a patto che all’estero parliate la lingua!!! Quindi dovete trovare una situazione che vi permetta di praticare, al vostro livello, in modo pratico e motivante. Se andate in una situazione dove parlate solo italiano, o dove le persone attorno a voi sono troppo avanzate e quindi non riescono ad aiutarvi a capire (e quindi siete sostanzialmente in una situazione nella quale non comprendete e non interagite, anche se ascoltate molto inglese), essere a Londra è come essere in Italia.
- tradurre serve? Direi di no. Parlare e tradure sono due cose diverse. Tuttavia, se sono categorica sul fatto che un docente che vi traduca per farvi capire non vi stia facendo un favore (perché se traduce in italiano, voi l’inglese non lo capirete), non sono cosi negativa sul fatto che un esercizio “vostro” si riflessione sula lingua sia inutile. Se vi è congeniale, potete provare a tradurre frasi dall’inglese all’italiano e dall’italiano all’inglese, come esercizio. Basta che vi sia chiaro che questo esercizio non serve per imparare a parlare inglese, ma solo per fissare alla memoria i vocaboli. E’ una alternativa ad altri esercizi di memoria, non alla vera acquisizione della lingua
Spero che questo articolo vi sia utile.
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